Carrovaro Nichupte

Carrovaro Nichupte

Progetto carrovaro per il montaggio del nuovo viadotto “Nichupte Bridge”.

Categoria: Attrezzature speciali
Servizi: Progetto Esecutivo Strutture principali e secondarie del carro varo
Periodo: Dicembre 2022 – in corso
Committente: Deal

Carrovaro Nichupte

Il carro varo Nichupte è una attrezzatura speciale progettata per il montaggio del nuovo viadotto “Nichupte Bridge” situato a Cancun in Messico. Lo scopo della struttura è quello di permettere la realizzazione delle sottofondazioni, delle pile e la messa in opera dell’impalcato, composto da travi in calcestruzzo prefabbricate, senza realizzare nessuna installazione di cantiere in tutta l’area di intervento dell’attrezzatura. La macchina è operativa per la parte di viadotto compreso tra pila 40 e pila 60 (20 campate da circa 35m), zona che, a causa della presenza della laguna sottostante, non prevede la possibilità di installazioni di cantiere per questioni ambientali.

Carrovaro Nichupte

Il carro varo Nichupte è una attrezzatura speciale progettata per il montaggio del nuovo viadotto “Nichupte Bridge” situato a Cancun in Messico. Lo scopo della struttura è quello di permettere la realizzazione delle sottofondazioni, delle pile e la messa in opera dell’impalcato, composto da travi in calcestruzzo prefabbricate, senza realizzare nessuna installazione di cantiere in tutta l’area di intervento dell’attrezzatura. La macchina è operativa per la parte di viadotto compreso tra pila 40 e pila 60 (20 campate da circa 35m), zona che, a causa della presenza della laguna sottostante, non prevede la possibilità di installazioni di cantiere per questioni ambientali.

Il carro varo è composto da due cassoni mono cellula di 96m di lunghezza. I cassoni hanno altezza pressoché costante e pari a 3.22 m; solamente il primo concio posteriore presenta una altezza di 2.82 m. Le lamiere risultano nervate su tutto lo sviluppo sia longitudinalmente che trasversalmente. A passo costante di circa 3.8m sono presenti i diaframmi.

Il carro varo è composto da due cassoni mono cellula di 96m di lunghezza. I cassoni hanno altezza pressoché costante e pari a 3.22 m; solamente il primo concio posteriore presenta una altezza di 2.82 m. Le lamiere risultano nervate su tutto lo sviluppo sia longitudinalmente che trasversalmente. A passo costante di circa 3.8m sono presenti i diaframmi.

Carrovaro Nichupte

Le travi principali sono collegate trasversalmente da n. 3 traversi scatolari, uno posteriore, uno ai due terzi della luce e uno anteriore.
La macchina presenta un sistema di strallatura composto da numero 4 stralli ancorati in testa ai traversi di estremità e in testa al pilone posto in corrispondenza del traverso centrale.

Carrovaro Nichupte

Le travi principali sono collegate trasversalmente da n. 3 traversi scatolari, uno posteriore, uno ai due terzi della luce e uno anteriore.
La macchina presenta un sistema di strallatura composto da numero 4 stralli ancorati in testa ai traversi di estremità e in testa al pilone posto in corrispondenza del traverso centrale.

Completano la struttura, le due piattaforme, una posteriore che accoglie i generatori e garantisce gli accessi a tutta la parte posteriore (accesso principale alla macchina e ispezionabilità cassoni), ed una anteriore dove vengono svolte tutte le attività di cantiere. I vari livelli di lavoro sono collegati tra loro mediante camminamenti esterni e scale.
La dimensione tutto fuori del carro è pari a 101×25.7×17.4m

Carrovaro Nichupte
Carrovaro Nichupte

Completano la struttura, le due piattaforme, una posteriore che accoglie i generatori e garantisce gli accessi a tutta la parte posteriore (accesso principale alla macchina e ispezionabilità cassoni), ed una anteriore dove vengono svolte tutte le attività di cantiere. I vari livelli di lavoro sono collegati tra loro mediante camminamenti esterni e scale.
La dimensione tutto fuori del carro è pari a 101×25.7×17.4m

Carrovaro Nichupte
Torri Eur

Torri Eur

Restauro e risanamento conservativo del complesso immobiliare “Torri Eur”.

Categoria: Edifici Civili
Servizi: Progetto Esecutivo e Costruttivo delle strutture metalliche
Periodo: Aprile 2021 – in corso
Committente: MBM S.p.A.

Il complesso delle torri EUR è formato da un insieme di più edifici che, avendo notevole importanza architettonica e urbanistica, furono un tempo riqualificati e trasformati nella sede centrale di Telecom.
Il lotto di intervento, situato nel comune di Roma, sul lato settentrionale del Laghetto artificiale dell’EUR e a ridosso della stazione della metropolitana EUR Fermi, ha dimensioni in pianta di 154 m x 100 m circa, ed una superficie di oltre 15.500 mq.

Il complesso delle torri EUR è formato da un insieme di più edifici che, avendo notevole importanza architettonica e urbanistica, furono un tempo riqualificati e trasformati nella sede centrale di Telecom.
Il lotto di intervento, situato nel comune di Roma, sul lato settentrionale del Laghetto artificiale dell’EUR e a ridosso della stazione della metropolitana EUR Fermi, ha dimensioni in pianta di 154 m x 100 m circa, ed una superficie di oltre 15.500 mq.

Il progetto strutturale di cui si occupa la Steel Project Engineering si inserisce all’interno di un più grande intervento di restauro e risanamento conservativo, al fine di raggiungere un adeguamento, sismico e statico, alle Normative attuali, restando però fedeli al progetto originale con interventi mirati sugli elementi strutturali critici. Il nostro studio, nello specifico, si è occupato del progetto esecutivo e costruttivo per tutti gli aspetti concernenti le carpenterie metalliche (per un totale di circa 6’000 tonnellate) e le interfacce con le strutture esistenti in c.a.

Il progetto strutturale di cui si occupa la Steel Project Engineering si inserisce all’interno di un più grande intervento di restauro e risanamento conservativo, al fine di raggiungere un adeguamento, sismico e statico, alle Normative attuali, restando però fedeli al progetto originale con interventi mirati sugli elementi strutturali critici. Il nostro studio, nello specifico, si è occupato del progetto esecutivo e costruttivo per tutti gli aspetti concernenti le carpenterie metalliche (per un totale di circa 6’000 tonnellate) e le interfacce con le strutture esistenti in c.a.

Il complesso è costituito da cinque edifici esistenti, descritti di seguito:
• Tre edifici a torre (B, C, C1) la cui ossatura portante risulta essere in calcestruzzo armato costituita da pareti singole e travi gettate in opera, generalmente in spessore di solaio, di dimensioni circa 48.50 m x 14.00 m ( C e C1) e 38.60 m x 27.70 m ( B );
• Un edificio a pianta quadrangolare (A), in calcestruzzo armato costituito da un sistema a telaio, di dimensioni circa 42.50 m x 42.50 m;
• Un edificio a pianta allungata, due piani interrati e quattro piani fuori terra (D), in calcestruzzo armato costituito da un sistema a telaio, di dimensioni circa 14.00 m x 99.00 m.
Vi sono inoltre una serie di edifici in carpenteria metallica di nuova realizzazione che si inseriscono fra gli edifici precedentemente descritti, connettendoli fra loro:
• Edifici G1, G2, G3, G4, G5, a due piani;
• Edificio E, a quattro piani. Questo, essendo l’edificio centrale, ha il ruolo di nucleo centrale (rappresenta lo snodo di tutto il complesso) e presenta quindi una forma irregolare, dovendosi inserire tra i blocchi circostanti esistenti.

Il complesso è costituito da cinque edifici esistenti, descritti di seguito:
• Tre edifici a torre (B, C, C1) la cui ossatura portante risulta essere in calcestruzzo armato costituita da pareti singole e travi gettate in opera, generalmente in spessore di solaio, di dimensioni circa 48.50 m x 14.00 m ( C e C1) e 38.60 m x 27.70 m ( B );
• Un edificio a pianta quadrangolare (A), in calcestruzzo armato costituito da un sistema a telaio, di dimensioni circa 42.50 m x 42.50 m;
• Un edificio a pianta allungata, due piani interrati e quattro piani fuori terra (D), in calcestruzzo armato costituito da un sistema a telaio, di dimensioni circa 14.00 m x 99.00 m.
Vi sono inoltre una serie di edifici in carpenteria metallica di nuova realizzazione che si inseriscono fra gli edifici precedentemente descritti, connettendoli fra loro:
• Edifici G1, G2, G3, G4, G5, a due piani;
• Edificio E, a quattro piani. Questo, essendo l’edificio centrale, ha il ruolo di nucleo centrale (rappresenta lo snodo di tutto il complesso) e presenta quindi una forma irregolare, dovendosi inserire tra i blocchi circostanti esistenti.

PEX – Parc Des Expositions

PEX – Parc Des Expositions

Progettazione esecutiva della Gare du Parc Des Expositions (PEX) e della Passerelle.

Categoria: Edifici Civili
Servizi: Progettazione Esecutiva
Periodo: Giugno 2022 – in corso
Committente: Cimolai S.p.a.

L’operazione di sviluppo della rete di trasporto pubblico Grand Paris Express si estende su una lunghezza di circa 20 km. Ha due sezioni sotterranee, nord (settore 3) e sud (settore 1), e una sezione aerea (settore 2). Il tratto aereo si estende per circa 5,2 km tra Gonesse e Tremblay-en-France.
Abbiamo curato la progettazione esecutiva della “Gare du Parc des Expositions” (PEX) e della “Passerelle” che fanno parte a complesso della sezione sopraelevata. La stazione è attraversata dal viadotto su cui circolano i treni e le cui strutture sono indipendenti da quelle delle restanti strutture.
La struttura della stazione si sviluppa su una larghezza di circa 28 metri (fuori tutto) e una lunghezza di circa 181 m (senza giunti di dilatazione), su 4 livelli:
– al piano terra, locali tecnici e uno spazio di circolazione del quartiere fieristico;
– al piano seminterrato, spazi di circolazione e spazi riservati al personale operatore;
– al piano rialzato, uno spazio pubblico per la circolazione dei passeggeri;
– al livello superiore e su una parte centrale lunga 54 m, le banchine.

L’operazione di sviluppo della rete di trasporto pubblico Grand Paris Express si estende su una lunghezza di circa 20 km. Ha due sezioni sotterranee, nord (settore 3) e sud (settore 1), e una sezione aerea (settore 2). Il tratto aereo si estende per circa 5,2 km tra Gonesse e Tremblay-en-France.
Abbiamo curato la progettazione esecutiva della “Gare du Parc des Expositions” (PEX) e della “Passerelle” che fanno parte a complesso della sezione sopraelevata. La stazione è attraversata dal viadotto su cui circolano i treni e le cui strutture sono indipendenti da quelle delle restanti strutture.
La struttura della stazione si sviluppa su una larghezza di circa 28 metri (fuori tutto) e una lunghezza di circa 181 m (senza giunti di dilatazione), su 4 livelli:
– al piano terra, locali tecnici e uno spazio di circolazione del quartiere fieristico;
– al piano seminterrato, spazi di circolazione e spazi riservati al personale operatore;
– al piano rialzato, uno spazio pubblico per la circolazione dei passeggeri;
– al livello superiore e su una parte centrale lunga 54 m, le banchine.

Al piano terra, la struttura principale è costituita da telai in acciaio costituiti da colonne diritte e colonne a V alte circa 8,50 m. Le colonne sono collegate superiormente da una trave composta saldata con sezione a doppio T. Al piano rialzato sono presenti dei portali doppi indipendenti, formati da montanti diritti in acciaio a sezione scatolare, incastrati superiormente a comporre uno schema Vierendeel.
La copertura si collega a livello delle banchine ed è costituita da una serie di archi disposti ad interasse di 9 m, collegati da arcarecci a sezione tubolare che sostengono la copertura in EFTE. Il piano mezzanino è costituito da un solaio in sezione mista acciaio-calcestruzzo; al piano delle banchine si ha, invece, una soletta piena in ca.

PEX – Parc Des Expositions
PEX – Parc Des Expositions

Al piano terra, la struttura principale è costituita da telai in acciaio costituiti da colonne diritte e colonne a V alte circa 8,50 m. Le colonne sono collegate superiormente da una trave composta saldata con sezione a doppio T. Al piano rialzato sono presenti dei portali doppi indipendenti, formati da montanti diritti in acciaio a sezione scatolare, incastrati superiormente a comporre uno schema Vierendeel.
La copertura si collega a livello delle banchine ed è costituita da una serie di archi disposti ad interasse di 9 m, collegati da arcarecci a sezione tubolare che sostengono la copertura in EFTE. Il piano mezzanino è costituito da un solaio in sezione mista acciaio-calcestruzzo; al piano delle banchine si ha, invece, una soletta piena in ca.

PEX – Parc Des Expositions

La “Passerelle” permette di collegare l’area commerciale “Paris Nord 2” a nord-ovest e il “Parc Internazional Des Expositions de Paris-Nord Villepinte (PIEX)” a sud-est. Permette l’attraversamento dei binari della RER e il collegamento con la futura stazione PEX. La struttura orizzontale primaria è costituita da una trave centrale principale, continua su tutta la passerella. La sezione trasversale tipica di ritegno è un cassone trapezoidale composto saldato, con una larghezza variabile da 800 mm a 1200 mm e un’altezza complessiva di 660 mm. Il cassone viene allargato per attraversare l’ampia campata nel prolungamento della stazione. I remi a sezione a T o a doppio T ad inerzia variabile (profili a T: altezza variabile da 50 a 200mm, profili a doppio T:altezza variabile da 700 a 250mm ) si innestano sulla trave centrale e sostengono la lastra ortotropa rivestita da una finitura in asfalto.  I remi sono disposti ad interasse medio di circa 2.55m. Una serie di colonne, composte da profili in tubo tondo (D=193.7mm esterno), fungono da sostegno all’impalcato della passerella. Sono presenti anche scale, strutture di sostegno per gli ascensori e per le scale mobili.

PEX – Parc Des Expositions

La “Passerelle” permette di collegare l’area commerciale “Paris Nord 2” a nord-ovest e il “Parc Internazional Des Expositions de Paris-Nord Villepinte (PIEX)” a sud-est. Permette l’attraversamento dei binari della RER e il collegamento con la futura stazione PEX. La struttura orizzontale primaria è costituita da una trave centrale principale, continua su tutta la passerella. La sezione trasversale tipica di ritegno è un cassone trapezoidale composto saldato, con una larghezza variabile da 800 mm a 1200 mm e un’altezza complessiva di 660 mm. Il cassone viene allargato per attraversare l’ampia campata nel prolungamento della stazione. I remi a sezione a T o a doppio T ad inerzia variabile (profili a T: altezza variabile da 50 a 200mm, profili a doppio T:altezza variabile da 700 a 250mm ) si innestano sulla trave centrale e sostengono la lastra ortotropa rivestita da una finitura in asfalto.  I remi sono disposti ad interasse medio di circa 2.55m. Una serie di colonne, composte da profili in tubo tondo (D=193.7mm esterno), fungono da sostegno all’impalcato della passerella. Sono presenti anche scale, strutture di sostegno per gli ascensori e per le scale mobili.

DEA San Giovanni

DEA San Giovanni

Progettazione polo ospedaliero San Giovanni di Dio.

Categoria: Edifici Civili
Servizi: Progettazione Esecutiva
Periodo: Maggio 2023 – in corso
Committente: Usl  Toscana Centro

La nuova struttura del pronto soccorso del San Giovanni di Dio a Firenze sarà realizzata in calcestruzzo armato, ed avrà delle dimensioni in pianta di 85m x 53m, ed una altezza pari a 20m.
Essa è composta da un livello interrato, avente dimensioni di 2000mq, e 3 livelli fuori terra, rispettivamente di 4285 mq (Piano terra e primo piano), 3900 mq (secondo piano) . Il terzo livello ha una parte coperta mediante una struttura metallica a controventi concentrici, per una superficie complessiva di 2200mq.

Gli impalcati saranno realizzati mediante una soletta piena in modo da consentire la corretta installazione degli impianti appesi. Le azioni orizzontali saranno assegnate principalmente ai blocchi scala-ascensore e ai setti in calcestruzzo armato disposti ad hoc in pianta in modo da non compromettere né l’aspetto estetico, né quello funzionale.
Since the site where the emergency room will be built appears to have a limited design seismic action, a NON-dissipative design was opted for, also in light of the functional aspects linked to the systems.

La nuova struttura del pronto soccorso del San Giovanni di Dio a Firenze sarà realizzata in calcestruzzo armato, ed avrà delle dimensioni in pianta di 85m x 53m, ed una altezza pari a 20m.
Essa è composta da un livello interrato, avente dimensioni di 2000mq, e 3 livelli fuori terra, rispettivamente di 4285 mq (Piano terra e primo piano), 3900 mq (secondo piano) . Il terzo livello ha una parte coperta mediante una struttura metallica a controventi concentrici, per una superficie complessiva di 2200mq.

Gli impalcati saranno realizzati mediante una soletta piena in modo da consentire la corretta installazione degli impianti appesi. Le azioni orizzontali saranno assegnate principalmente ai blocchi scala-ascensore e ai setti in calcestruzzo armato disposti ad hoc in pianta in modo da non compromettere né l’aspetto estetico, né quello funzionale.
Since the site where the emergency room will be built appears to have a limited design seismic action, a NON-dissipative design was opted for, also in light of the functional aspects linked to the systems.

Moving Walkway

Moving Walkway

Sistema di collegamento pedonale tra la stazione Erzelli-Fs e l’aeroporto Cristoforo Colombo, denominato “Moving Walkway”.

Categoria: Ponti pedonali
Servizi: Progettazione di fattibilità tecnico-economica
Periodo: Giugno 2024 – Luglio 2024
Committente: Comune di Genova
Importo lavori a base gara: € 20’000’000.00

Il Moving Walkway è il sistema di collegamento tra l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e la futura stazione ferroviaria Erzelli-Aeroporto: un collegamento sopraelevato che permette di arrivare all’aerostazione con un accesso diretto al Terminal aeroportuale. Esso prevede un tracciato di circa 640 metri di sviluppo, interamente in viadotto, con campata tipica di 42,5 metri e altezza da terra di circa 6 metri, non interferente con la viabilità e le infrastrutture esistenti.
L’obiettivo principale in fase di progettazione è stato quelli di garantire una ottimizzazione del progetto a base gara. L’ottimizzazione delle strutture principali e secondarie ha avuto lo scopo di ridurre il peso delle carpenterie metalliche e a migliorare le geometrie delle impalcature, armonizzando le ipotesi architettoniche con le esigenze funzionali ed estetiche.
Per il percorso sopraelevato del Moving Walkway, è stato scelto uno schema a trave Mohniè per le pareti portanti, in quanto più efficiente in termini di peso strutturale.

Il Moving Walkway è il sistema di collegamento tra l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e la futura stazione ferroviaria Erzelli-Aeroporto: un collegamento sopraelevato che permette di arrivare all’aerostazione con un accesso diretto al Terminal aeroportuale. Esso prevede un tracciato di circa 640 metri di sviluppo, interamente in viadotto, con campata tipica di 42,5 metri e altezza da terra di circa 6 metri, non interferente con la viabilità e le infrastrutture esistenti.
L’obiettivo principale in fase di progettazione è stato quelli di garantire una ottimizzazione del progetto a base gara. L’ottimizzazione delle strutture principali e secondarie ha avuto lo scopo di ridurre il peso delle carpenterie metalliche e a migliorare le geometrie delle impalcature, armonizzando le ipotesi architettoniche con le esigenze funzionali ed estetiche.
Per il percorso sopraelevato del Moving Walkway, è stato scelto uno schema a trave Mohniè per le pareti portanti, in quanto più efficiente in termini di peso strutturale.

Questa tipologia coniuga leggerezza architettonica e riduzione degli ingombri strutturali, migliorando la superficie utile e riducendo l’impatto estetico. Per le briglie delle travature reticolari sono stati proposti profili tubolari tondi per mantenere l’estetica, e una possibile ottimizzazione della briglia inferiore con profili a doppio T. Per le membrature di impalcato inferiore, è stato proposto l’impiego di profili laminati aperti, anche per semplificare la posa della lamiera grecata.
Per le sottostrutture, è stato proposto propone un singolo appoggio per parete per ridurre i costi di manutenzione e semplificare il montaggio. Il calcolo strutturale utilizzerà strumenti moderni e modellazioni BIM per ottenere il massimo sfruttamento delle membrature rispettando i livelli di sicurezza normativi.
L’ingegneria strutturale ha considerato anche gli aspetti di fabbricazione, assemblaggio e sollevamento, per prevenire problematiche durante le fasi di montaggio della struttura.

Moving Walkway
Moving Walkway

Questa tipologia coniuga leggerezza architettonica e riduzione degli ingombri strutturali, migliorando la superficie utile e riducendo l’impatto estetico. Per le briglie delle travature reticolari sono stati proposti profili tubolari tondi per mantenere l’estetica, e una possibile ottimizzazione della briglia inferiore con profili a doppio T. Per le membrature di impalcato inferiore, è stato proposto l’impiego di profili laminati aperti, anche per semplificare la posa della lamiera grecata.
Per le sottostrutture, è stato proposto propone un singolo appoggio per parete per ridurre i costi di manutenzione e semplificare il montaggio. Il calcolo strutturale utilizzerà strumenti moderni e modellazioni BIM per ottenere il massimo sfruttamento delle membrature rispettando i livelli di sicurezza normativi.
L’ingegneria strutturale ha considerato anche gli aspetti di fabbricazione, assemblaggio e sollevamento, per prevenire problematiche durante le fasi di montaggio della struttura.

Viadotto Rabbi

Viadotto Rabbi

Progettazione esecutiva dell’impalcato metallico.

Categoria: Ponti stradali
Servizi: Progetto Esecutivo dell’impalcato metallico
Periodo: Luglio 2021 – Agosto 2021
Committente: IDRO.STRADE S.r.l

Viadotto Rabbi

Il viadotto sul fiume Rabbi è compreso nel tratto Km 1+930.59 e Km 2+141.67 del nuovo sistema tangenziale di Forlì, collegamento viario tangenziale Est – Lotto 3.
L’opera è costituita da un Ponte su 3 campate di luci pari a 58.58, 94.30 e 58.20 m; accoglie una piattaforma stradale di larghezza costante pari a 10.5 m e due cordoli laterali, su cui viene montata una barriera di sicurezza stradale, aventi larghezza pari a 0.75 m; oltre ai cordoli è presente uno spazio netto di 0.95 m adibito a marciapiede di servizio.

Viadotto Rabbi

Il viadotto sul fiume Rabbi è compreso nel tratto Km 1+930.59 e Km 2+141.67 del nuovo sistema tangenziale di Forlì, collegamento viario tangenziale Est – Lotto 3.
L’opera è costituita da un Ponte su 3 campate di luci pari a 58.58, 94.30 e 58.20 m; accoglie una piattaforma stradale di larghezza costante pari a 10.5 m e due cordoli laterali, su cui viene montata una barriera di sicurezza stradale, aventi larghezza pari a 0.75 m; oltre ai cordoli è presente uno spazio netto di 0.95 m adibito a marciapiede di servizio.

La struttura è costituita da un graticcio di travi in acciaio con due travi principali disposte parallelamente lungo l’asse di sviluppo del viadotto e da traversi ortogonali alle travi principali a passo regolare di circa 5 m sui quali poggia una soletta di carreggiata di spessore pari a 21cm + 6cm di predalles. Le due travi metalliche principali presentano sezione trasversale a doppio T di altezza variabile da 4 m (valore minore registrato in campata) fino a 6.00 m (valore massimo registrato in asse con la pila).
Il ponte presenta 2 pile centrali in c.a. che consentono il superamento del Fiume Rabbi con la massima campata e due spalle tradizionali in c.a. dotate di muri laterali di risvolto.
Le fondazioni di pile e spalle sono realizzate tramite una palificata di pali di diametro 120 cm di lunghezza pari a 28 m per le spalle ed una palificata di pali di diametro 100 cm e di lunghezza 30 m per le pile.

La struttura è costituita da un graticcio di travi in acciaio con due travi principali disposte parallelamente lungo l’asse di sviluppo del viadotto e da traversi ortogonali alle travi principali a passo regolare di circa 5 m sui quali poggia una soletta di carreggiata di spessore pari a 21cm + 6cm di predalles. Le due travi metalliche principali presentano sezione trasversale a doppio T di altezza variabile da 4 m (valore minore registrato in campata) fino a 6.00 m (valore massimo registrato in asse con la pila).
Il ponte presenta 2 pile centrali in c.a. che consentono il superamento del Fiume Rabbi con la massima campata e due spalle tradizionali in c.a. dotate di muri laterali di risvolto.
Le fondazioni di pile e spalle sono realizzate tramite una palificata di pali di diametro 120 cm di lunghezza pari a 28 m per le spalle ed una palificata di pali di diametro 100 cm e di lunghezza 30 m per le pile.

Viadotto Rabbi
Ponte di Thionville

Ponte di Thionville

Progettazione esecutiva dell’impalcato metallico.

Categoria: Ponti Stradali
Servizi: Progetto Esecutivo dell’impalcato metallico
Periodo: Ottobre 2021 – Aprile 2022
Committente: Smitu Thionville Fensch

Ponte di Thionville

La struttura principale ha una lunghezza totale di circa 309 metri ed è costituita da due impalcati separati. Il primo impalcato “C0-P2” ha una pianta con raggio di curvatura di 50,0 m e si sviluppa su due campate di 34 m + 52 m per una lunghezza totale di 86 m. L’impalcato “P2-C7” ha un andamento rettilineo su 5 campate (58 + 42 + 39 + 48,5 +34 m) per una lunghezza di 222 m.
La piattaforma ha una larghezza complessiva di circa 16 m, suddivisa in una parte centrale larga 7,00 metri per il BHLS, un percorso ciclopedonale largo 5,00 metri e 1 marciapiede largo 2,45 metri.
La sezione trasversale, alta 1,89 m, è costituita da un cassone metallico con quattro anime. La parte superiore è aperta e composta da quattro nervature.

Ponte di Thionville

La struttura principale ha una lunghezza totale di circa 309 metri ed è costituita da due impalcati separati. Il primo impalcato “C0-P2” ha una pianta con raggio di curvatura di 50,0 m e si sviluppa su due campate di 34 m + 52 m per una lunghezza totale di 86 m. L’impalcato “P2-C7” ha un andamento rettilineo su 5 campate (58 + 42 + 39 + 48,5 +34 m) per una lunghezza di 222 m.
La piattaforma ha una larghezza complessiva di circa 16 m, suddivisa in una parte centrale larga 7,00 metri per il BHLS, un percorso ciclopedonale largo 5,00 metri e 1 marciapiede largo 2,45 metri.
La sezione trasversale, alta 1,89 m, è costituita da un cassone metallico con quattro anime. La parte superiore è aperta e composta da quattro nervature.

Le lastre metalliche poggiano sulle piattabande superiori e hanno la funzione di cassaforma a perdere per il getto di una soletta in cemento armato di 27 cm di spessore.
Il collegamento tra basamento e solaio è assicurato da tasselli. I solai in cemento armato posti sugli sbalzi sono costituiti da semilastre prefabbricate con getto completamente in opera.
Gli sbalzi sono sostenuti da mensole in acciaio ad altezza variabile poste in corrispondenza dei puntoni standard e delle parti del ponte.
Il peso complessivo è pari a circa 2000 tonnellate, di cui 600 relative al solo tratto in curva.
Su tutte le pile o spalle sono presenti due appoggi in elastomero laminato; l’impalcato C0-P2 in corrispondenza degli allineamenti P2 e C0 sul lato curvo interno, è dotato di appositi cuscinetti antisollevamento.

Ponte di Thionville
Ponte di Thionville

Le lastre metalliche poggiano sulle piattabande superiori e hanno la funzione di cassaforma a perdere per il getto di una soletta in cemento armato di 27 cm di spessore.
Il collegamento tra basamento e solaio è assicurato da tasselli. I solai in cemento armato posti sugli sbalzi sono costituiti da semilastre prefabbricate con getto completamente in opera.
Gli sbalzi sono sostenuti da mensole in acciaio ad altezza variabile poste in corrispondenza dei puntoni standard e delle parti del ponte.
Il peso complessivo è pari a circa 2000 tonnellate, di cui 600 relative al solo tratto in curva.
Su tutte le pile o spalle sono presenti due appoggi in elastomero laminato; l’impalcato C0-P2 in corrispondenza degli allineamenti P2 e C0 sul lato curvo interno, è dotato di appositi cuscinetti antisollevamento.

Ponte di Thionville
Ponte di Thionville
Ponte di Rouen

Ponte di Rouen

Progettazione esecutiva e studio del varo.

Categoria: Ponti stradali
Servizi: Progetto Esecutivo dell’impalcato metallico e montaggio
Periodo: Mars 2021 – Juillet 2022
Committente: BIT S.p.a.

Ponte di Rouen

I lavori prevedono la realizzazione di circa 1,1 km di superstrada tra lo svincolo Stalingrado dell’attuale superstrada Sud III e il viadotto di accesso in riva sinistra al ponte Flaubert. Tale nuova porzione comprende in particolare tre rilevati in terra armata e due opere ingegneristiche compreso un passaggio a livello.

Ponte di Rouen

I lavori prevedono la realizzazione di circa 1,1 km di superstrada tra lo svincolo Stalingrado dell’attuale superstrada Sud III e il viadotto di accesso in riva sinistra al ponte Flaubert. Tale nuova porzione comprende in particolare tre rilevati in terra armata e due opere ingegneristiche compreso un passaggio a livello.

La struttura del Madagascar è composta da due ponti separati: il ponte orientale è largo 13,50 m e il ponte occidentale è largo 12,68 m. La lunghezza totale è di 116 m su 4 campate 36 m + 44 m + 36 m. La pianta è in parte rettilinea e in parte curva; il profilo longitudinale è una rampa a pendenza costante.

La struttura del Madagascar è composta da due ponti separati: il ponte orientale è largo 13,50 m e il ponte occidentale è largo 12,68 m. La lunghezza totale è di 116 m su 4 campate 36 m + 44 m + 36 m. La pianta è in parte rettilinea e in parte curva; il profilo longitudinale è una rampa a pendenza costante.

Ogni impalcato è formato da 2 travi metalliche alte 1,70 m; le travi metalliche sono profilati saldati ricostituiti. Le travi sono associate per collegamento ad un solaio in cemento armato completamente prefabbricato di 30 cm di spessore. Ogni trave poggia su un cuscinetto in elastomero laminato. Vengono utilizzati quattro dei distanziatori metallici, non mescolati. Tipo comune eccetto il tipo C5-C6, C11 e C12, C5-C6, C11 e C12 (prima e dopo i distanziatori del pilastro), il tipo del pilastro e il tipo del moncone.

Ogni impalcato è formato da 2 travi metalliche alte 1,70 m; le travi metalliche sono profilati saldati ricostituiti. Le travi sono associate per collegamento ad un solaio in cemento armato completamente prefabbricato di 30 cm di spessore. Ogni trave poggia su un cuscinetto in elastomero laminato. Vengono utilizzati quattro dei distanziatori metallici, non mescolati. Tipo comune eccetto il tipo C5-C6, C11 e C12, C5-C6, C11 e C12 (prima e dopo i distanziatori del pilastro), il tipo del pilastro e il tipo del moncone.

L’ossatura dell’impalcato sarà assemblata in loco e poi movimentata da SPMT e, infine, allestita con gru utilizzando coppie di gru. Una volta posizionato l’impalcato su supporti provvisori, si procederà alla posa in opera dei solai prefabbricati. L’impalcato sarà completato cementando i listelli di calettamento e completando le finiture e le attrezzature dell’impalcato.

L’ossatura dell’impalcato sarà assemblata in loco e poi movimentata da SPMT e, infine, allestita con gru utilizzando coppie di gru. Una volta posizionato l’impalcato su supporti provvisori, si procederà alla posa in opera dei solai prefabbricati. L’impalcato sarà completato cementando i listelli di calettamento e completando le finiture e le attrezzature dell’impalcato.

CERN - The “Science Gateway”

CERN – The “Science Gateway”

Progetto di montaggio delle strutture metalliche.

Categoria: Edifici Industriali
Servizi: Progetto di montaggio
Periodo: Febbraio 2021 – Febbraio 2022
Committente: Cimolai S.p.A.

CERN - The “Science Gateway”

Lo “Science Gateway” è una struttura dedicata completamente all’istruzione e alla divulgazione della scienza. L’architettura di Science Gateway, progettato dallo studio di progettazione Renzo Piano Building Workshop, si ispira alle installazioni tecniche e ai tunnel sotterranei del CERN.

CERN - The “Science Gateway”

Lo “Science Gateway” è una struttura dedicata completamente all’istruzione e alla divulgazione della scienza. L’architettura di Science Gateway, progettato dallo studio di progettazione Renzo Piano Building Workshop, si ispira alle installazioni tecniche e ai tunnel sotterranei del CERN.

Il progetto, che si colloca all’interno dell’area del Centro Europeo di Ricerca Nucleare, prevede l’impiego di circa 1600t di carpenteria metallica.
La Steel Project Engineering si è occupata nello specifico dello studio delle fasi esecutive di montaggio dei 3 padiglioni, delle 2 strutture tubolari in carpenteria metallica e della passerella (bridge) di collegamento. Inoltre è stato curato l’aspetto della cantierizzazione, con relativa organizzazione delle aree di cantiere: tale aspetto si è rivelato particolarmente delicato alla luce della presenza di numerose lavorazioni interferenti e della conseguente evoluzione delle aree disponibili.

CERN - The “Science Gateway”
CERN - The “Science Gateway”

Il progetto, che si colloca all’interno dell’area del Centro Europeo di Ricerca Nucleare, prevede l’impiego di circa 1600t di carpenteria metallica.
La Steel Project Engineering si è occupata nello specifico dello studio delle fasi esecutive di montaggio dei 3 padiglioni, delle 2 strutture tubolari in carpenteria metallica e della passerella (bridge) di collegamento. Inoltre è stato curato l’aspetto della cantierizzazione, con relativa organizzazione delle aree di cantiere: tale aspetto si è rivelato particolarmente delicato alla luce della presenza di numerose lavorazioni interferenti e della conseguente evoluzione delle aree disponibili.

CERN - The “Science Gateway”

I padiglioni, che ospitano mostre, laboratori pratici, negozi, ristoranti, ed anche un auditorium, hanno dimensioni in pianta pari 45mx30m (padiglione 1) e 35mx30m (padiglioni 2 e 3) e presentano una struttura.
Le strutture tubolari sono due strutture sostanzialmente identiche, che si sviluppano per una lunghezza pari a 85m e larghezza 10 m. (caratteristiche struttura a grandi linee)
La passerella sopraelevata, che si erige ad oltre 6m dal suolo, oltre a permettere l’attraversamento della linea tramviaria, garantisce il collegamento tra i vari corpi strutturali. Essa è lunga 220m e larga 4m.

CERN - The “Science Gateway”

I padiglioni, che ospitano mostre, laboratori pratici, negozi, ristoranti, ed anche un auditorium, hanno dimensioni in pianta pari 45mx30m (padiglione 1) e 35mx30m (padiglioni 2 e 3) e presentano una struttura.
Le strutture tubolari sono due strutture sostanzialmente identiche, che si sviluppano per una lunghezza pari a 85m e larghezza 10 m. (caratteristiche struttura a grandi linee)
La passerella sopraelevata, che si erige ad oltre 6m dal suolo, oltre a permettere l’attraversamento della linea tramviaria, garantisce il collegamento tra i vari corpi strutturali. Essa è lunga 220m e larga 4m.

L’area di cantiere è stata attentamente studiata durante le varie fasi di vita del cantiere stesso: le aree di stoccaggio e assiemaggio, la viabilità interna di cantiere, le zone dedicate ai macchinari di sollevamento sono state determinate sempre tenendo conto e salvaguardando la regolare attività delle altre lavorazioni che si svolgevano nelle aree limitrofe.

CERN - The “Science Gateway”
CERN - The “Science Gateway”

L’area di cantiere è stata attentamente studiata durante le varie fasi di vita del cantiere stesso: le aree di stoccaggio e assiemaggio, la viabilità interna di cantiere, le zone dedicate ai macchinari di sollevamento sono state determinate sempre tenendo conto e salvaguardando la regolare attività delle altre lavorazioni che si svolgevano nelle aree limitrofe.

CERN - The “Science Gateway”

Il montaggio è cominciato con la posa delle strutture tubolari e del tratto di passerella tra essi compreso. Si è poi passati al montaggio dei padiglioni per poi completare la passerella di collegamento ponendo particolare attenzione allo schema statico che prevedeva delle selle gerber. I tratti di passerella sovrastanti i padiglioni sono state montate contestualmente ai padiglioni stessi alla luce delle interferenze altrimenti presenti con le coperture. In ogni caso è stata privilegiata la massima prefabbricazione e, compatibilmente con le portate delle gru di cantiere, i telai del bridge, i macroconci di passerella e alcuni telai dei padiglioni sono stati preassiemati a terra e poi sollevati in quota. Abbiamo inoltre progettato le varie attrezzature di montaggio quali pile provvisorie, golfari e telai di sollevamento, appoggi provvisori ecc.

CERN - The “Science Gateway”

Il montaggio è cominciato con la posa delle strutture tubolari e del tratto di passerella tra essi compreso. Si è poi passati al montaggio dei padiglioni per poi completare la passerella di collegamento ponendo particolare attenzione allo schema statico che prevedeva delle selle gerber. I tratti di passerella sovrastanti i padiglioni sono state montate contestualmente ai padiglioni stessi alla luce delle interferenze altrimenti presenti con le coperture. In ogni caso è stata privilegiata la massima prefabbricazione e, compatibilmente con le portate delle gru di cantiere, i telai del bridge, i macroconci di passerella e alcuni telai dei padiglioni sono stati preassiemati a terra e poi sollevati in quota. Abbiamo inoltre progettato le varie attrezzature di montaggio quali pile provvisorie, golfari e telai di sollevamento, appoggi provvisori ecc.

Parco Materie Prime

Parco Materie Prime

Progetto di montaggio della copertura metallica.

Categoria: Montaggi e Vari
Servizi: Progetto di montaggio
Periodo: Febbraio 2021 – Febbraio 2022
Committente: Fincantieri Infrastructure S.p.A.

La copertura del parco OMO (materie prime), situata all’interno dello stabilimento “Acciaierie d’Italia” di Taranto, è costituita da una serie di 63 archi reticolari in carpenteria metallica.
La struttura ha dimensioni in pianta di 110 x 385m ed un’altezza in chiave d’arco di circa 42 m; gli archi reticolari sono posti ad interasse di 6,20m.

La copertura del parco OMO (materie prime), situata all’interno dello stabilimento “Acciaierie d’Italia” di Taranto, è costituita da una serie di 63 archi reticolari in carpenteria metallica.
La struttura ha dimensioni in pianta di 110 x 385m ed un’altezza in chiave d’arco di circa 42 m; gli archi reticolari sono posti ad interasse di 6,20m.

Per il montaggio la copertura è stata suddivisa in 9 macro-moduli, ognuno costituito da 7 arcate. Assemblati i conci centrali dei macro-moduli, questi vengono sollevati in quota mediante 4 strand jack collegati a traverse reticolari orizzontali, fatte scorrere tra guide verticali posizionate tra torri di sollevamento.
Completato l’assemblaggio del singolo modulo con i conci di appoggio, il macro-concio viene traslato su carrelli provvisori e spinto mediante una coppia di strand jack fino a raggiungere la sua posizione definitiva.

Parco Materie Prime
Parco Materie Prime

Per il montaggio la copertura è stata suddivisa in 9 macro-moduli, ognuno costituito da 7 arcate. Assemblati i conci centrali dei macro-moduli, questi vengono sollevati in quota mediante 4 strand jack collegati a traverse reticolari orizzontali, fatte scorrere tra guide verticali posizionate tra torri di sollevamento.
Completato l’assemblaggio del singolo modulo con i conci di appoggio, il macro-concio viene traslato su carrelli provvisori e spinto mediante una coppia di strand jack fino a raggiungere la sua posizione definitiva.

Parco Materie Prime