Caselle Open Mall

Progettazione definitiva dei fabbricati del centro commerciale.

Categoria: Edifici civili
Servizi: Progetto definitivo
Periodo: Gennaio 2019 – Luglio 2020
Committente: R&P Engineering s.r.l.

Il nuovo complesso commerciale denominato “Caselle Open Mall” (COM) sarà realizzato nel Comune di Caselle Torinese, in prossimità dell’omonimo aeroporto internazionale. L’intervento si estende su un’area complessiva di circa 320’000 mq e prevede la realizzazione di aree commerciali per circa circa 113’000 mq e circa 8’000 Posti auto (di cui 7.300 coperti).
Il nostro incarico ha riguardato la progettazione strutturale degli edifici, delle fondazioni, delle coperture in vetro e acciaio e delle passerelle di collegamento.
Il gruppo degli edifici commerciali multipiano è rappresentato dai corpi strutturali che costituiscono il « Village » ossia i Blocchi A, B, C, D, E. La zona del Village è poi direttamente collegata alle altre due macroaree commerciali denominate « Food Court » (Blocco N) e Premium (Blocco M). Fanno inoltre parte dell’intervento i Thematic Buildings (blocchi F,G,H,I,L), i parcheggi Multipiano (M2 e M3), gli edifici direzionali (blocco S) e l’Energy Center.

Il nuovo complesso commerciale denominato “Caselle Open Mall” (COM) sarà realizzato nel Comune di Caselle Torinese, in prossimità dell’omonimo aeroporto internazionale. L’intervento si estende su un’area complessiva di circa 320’000 mq e prevede la realizzazione di aree commerciali per circa circa 113’000 mq e circa 8’000 Posti auto (di cui 7.300 coperti).
Il nostro incarico ha riguardato la progettazione strutturale degli edifici, delle fondazioni, delle coperture in vetro e acciaio e delle passerelle di collegamento.
Il gruppo degli edifici commerciali multipiano è rappresentato dai corpi strutturali che costituiscono il « Village » ossia i Blocchi A, B, C, D, E. La zona del Village è poi direttamente collegata alle altre due macroaree commerciali denominate « Food Court » (Blocco N) e Premium (Blocco M). Fanno inoltre parte dell’intervento i Thematic Buildings (blocchi F,G,H,I,L), i parcheggi Multipiano (M2 e M3), gli edifici direzionali (blocco S) e l’Energy Center.

Lo schema statico strutturale è comune a tutti gli edifici commerciali ed ai parcheggi multipiano: si tratta di strutture metalliche multipiano a colonne pendolari controventate con nuclei e setti in calcestruzzo armato. Le travi di impalcato sono realizzate in sezione mista acciaio-calcestruzzo con soletta mista su lamiera grecata. La maglia tipica degli edifici commerciali ha dimensioni 16x8m con orditura secondaria a interasse 2.5m. I parcheggi multipiano presentano maglie strutturali di dimensioni 16x5m senza orditura secondaria: il solaio è realizzato da speciali lamiere di altezza 22cm ordite fra le travi principali.
Le coperture del «Village» e della «Food Court» presentano delle coperture vetrate di varie forme (volta a botte, cupola ribassata) e dimensioni; sono realizzate con orditura in profili tubolari e reticolari di bordo per il contenimento della spinta.

I thematic buildings presentano, invece, struttura monopiano di tipo prefabbricata in calcestruzzo armato.

Lo schema statico strutturale è comune a tutti gli edifici commerciali ed ai parcheggi multipiano: si tratta di strutture metalliche multipiano a colonne pendolari controventate con nuclei e setti in calcestruzzo armato. Le travi di impalcato sono realizzate in sezione mista acciaio-calcestruzzo con soletta mista su lamiera grecata. La maglia tipica degli edifici commerciali ha dimensioni 16x8m con orditura secondaria a interasse 2.5m. I parcheggi multipiano presentano maglie strutturali di dimensioni 16x5m senza orditura secondaria: il solaio è realizzato da speciali lamiere di altezza 22cm ordite fra le travi principali.
Le coperture del «Village» e della «Food Court» presentano delle coperture vetrate di varie forme (volta a botte, cupola ribassata) e dimensioni; sono realizzate con orditura in profili tubolari e reticolari di bordo per il contenimento della spinta.

I thematic buildings presentano, invece, struttura monopiano di tipo prefabbricata in calcestruzzo armato.

Nuovo Polo Scolastico di Amatrice. Fabbricati scuola media e convitto.

Progettazione esecutiva delle strutture di fondazione e in elevazione.

Categoria: Edifici civili
Servizi: Progetto esecutivo
Periodo: Maggio 2017 – Settembre 2017
Committente: ATI Project S.r.l.

E’ stato condotto il progetto esecutivo delle strutture per la realizzazione del Nuovo Polo scolastico Romolo Capranica di Amatrice (RI),in particolare della scuola media e del convitto. Entrambi gli edifici presentano strutture metalliche in elevazione, impalcati rigidi realizzati con soletta mista in lamiera grecata con getto di completamento e fondazione a platea in calcestruzzo armato.

E’ stato condotto il progetto esecutivo delle strutture per la realizzazione del Nuovo Polo scolastico Romolo Capranica di Amatrice (RI),in particolare della scuola media e del convitto. Entrambi gli edifici presentano strutture metalliche in elevazione, impalcati rigidi realizzati con soletta mista in lamiera grecata con getto di completamento e fondazione a platea in calcestruzzo armato.

CONVITTO
La struttura, destinata agli alloggi per gli studenti, è a due piani fuori terra e si presenta a pianta rettangolare di dimensioni esterne 10,00×40,00m e prevede otto telai trasversali disposti a interasse costante di 6.60 m. Lo schema statico prevede colonne pendolari con controventi concentrici in direzione longitudinale, mentre in direzione trasversale presenta struttura a telaio.

SCUOLA MEDIA
Il manufatto è a un piano fuori terra con pianta inscrivibile in un quadrato di lato 28.80m. L’altezza del manufatto è pari a circa 3.90m. Il sistema strutturale è costituito da n. 5 telai principali e da n. 5 telai secondari . L’interasse dei telai è pari a 7.2m sia in direzione longitudinale sia trasversale. Lo schema statico è a telaio tridimensionale.

CONVITTO
La struttura, destinata agli alloggi per gli studenti, è a due piani fuori terra e si presenta a pianta rettangolare di dimensioni esterne 10,00×40,00m e prevede otto telai trasversali disposti a interasse costante di 6.60 m. Lo schema statico prevede colonne pendolari con controventi concentrici in direzione longitudinale, mentre in direzione trasversale presenta struttura a telaio.

SCUOLA MEDIA
Il manufatto è a un piano fuori terra con pianta inscrivibile in un quadrato di lato 28.80m. L’altezza del manufatto è pari a circa 3.90m. Il sistema strutturale è costituito da n. 5 telai principali e da n. 5 telai secondari . L’interasse dei telai è pari a 7.2m sia in direzione longitudinale sia trasversale. Lo schema statico è a telaio tridimensionale.

Per il calcolo di entrambe le strutture è stata eseguita un’analisi dinamica lineare con spettro di risposta sismica locale fortemente amplificato considerando un fattore di struttura q=1, e pertanto sono state progettate per rimanere in campo elastico, non facendo affidamento sulle risorse plastiche della struttura.

Per il calcolo di entrambe le strutture è stata eseguita un’analisi dinamica lineare con spettro di risposta sismica locale fortemente amplificato considerando un fattore di struttura q=1, e pertanto sono state progettate per rimanere in campo elastico, non facendo affidamento sulle risorse plastiche della struttura.

Padiglione B Fiera di Genova

Progettazione delle strutture metalliche di copertura per il nuovo Padiglione B della Fiera di Genova.

Categoria: Edifici pubblici
Servizi: Progetto esecutivo
Periodo: Gennaio 2007 – Luglio 2010
Committente: Seteco Ingegneria s.r.l. Coopsette Soc. Coop.
Importo: 2.552.252,93 € (IX b) 5.061.656,78 € (I g) 481.088,77 € (IX c)

L’edificio è situato nella stessa area del padiglione esistente, interamente demolito per creare un centro espositivo di superficie e di volume molto più elevato, con una linea architettonica innovativa ed accattivante.

L’edificio è situato nella stessa area del padiglione esistente, interamente demolito per creare un centro espositivo di superficie e di volume molto più elevato, con una linea architettonica innovativa ed accattivante.

Le strutture metalliche della copertura si sviluppano su una superficie di circa 20’000 mq con una altezza massima di 32 m. La struttura di copertura è costituita da un graticcio di travi reticolari longitudinali e trasversali con schema statico di travi continue; lunghezza campate 20 m + 48 m + sbalzo di 32 m. Peso di carpenteria metallica circa 1’500 t.

Le strutture metalliche della copertura si sviluppano su una superficie di circa 20’000 mq con una altezza massima di 32 m. La struttura di copertura è costituita da un graticcio di travi reticolari longitudinali e trasversali con schema statico di travi continue; lunghezza campate 20 m + 48 m + sbalzo di 32 m. Peso di carpenteria metallica circa 1’500 t.

Centro Congressi Italia

Progettazione delle strutture metalliche per la copertura della Teca e dello scafo a sostegno della Nuvola.

Categoria: Edifici pubblici
Servizi: Progetto costruttivo
Periodo: Ottobre 2009 – Maggio 2011
Committente: Seteco Ingegneria s.r.l. Cordioli s.p.a.
Importo: 25.483.659.00 € (Teca – Categoria IX b) 8.543.292,00 € (Nuvola – Categoria IX b)

Il nuovo Centro Congressi Italia è stato realizzato nello storico quartiere Eur di Roma, nell’area che si affaccia sul Viale Cristoforo Colombo compresa tra Viale Asia, Viale Shakespeare e Viale Europa. La concezione progettuale può essere sintetizzata nei tre corpi principali che lo costituiscono:

  • il contenitore traslucido, detto “Teca” e costituito da una struttura metallica rivestita;
  • una doppia pelle in vetro chiamata “Nuvola” collocata all’interno della Teca a rappresentare l’essenza dell’edificio, un corpo etereo sospeso in cui si concentrano le aree più suggestive del complesso e al cui interno trovano posto: l’auditorium per 1850 posti, vari punti ristoro e i servizi di supporto all’auditorium;
  • un edificio separato rispetto al resto denominato “Lama”, che ospita l’hotel del Centro Congressi.

Il nuovo Centro Congressi Italia è stato realizzato nello storico quartiere Eur di Roma, nell’area che si affaccia sul Viale Cristoforo Colombo compresa tra Viale Asia, Viale Shakespeare e Viale Europa. La concezione progettuale può essere sintetizzata nei tre corpi principali che lo costituiscono:

  • il contenitore traslucido, detto “Teca” e costituito da una struttura metallica rivestita;
  • una doppia pelle in vetro chiamata “Nuvola” collocata all’interno della Teca a rappresentare l’essenza dell’edificio, un corpo etereo sospeso in cui si concentrano le aree più suggestive del complesso e al cui interno trovano posto: l’auditorium per 1850 posti, vari punti ristoro e i servizi di supporto all’auditorium;
  • un edificio separato rispetto al resto denominato “Lama”, che ospita l’hotel del Centro Congressi.

Oggetto del nostro intervento sono state le strutture metalliche della copertura della “Teca” e le strutture metalliche dello scafo che rappresenta l’ossatura portante della “Nuvola”.

La “Teca” è costituita da una successione di 6 portali trasversali disposti ad interasse di 33 m, con larghezza di 70 m e 36 di altezza, collegati fra loro da travi reticolari longitudinali sul perimetro e da un graticcio di travi vierendel che sostengono la copertura vetrata tra un telaio e l’altro. La superficie complessiva in pianta rettangolare (169 m x 70 m) è pari a circa 1.2000 mq e raggiunge un’altezza di quasi 36 m. La copertura è stata realizzata con travi reticolare di luce 33 m, disposte in direzione longitudinale ad interasse 6.25 m e sostenute dai macro-portali. Le reticolari sostengono gli arcarecci che formano le falde della copertura vetrate e gli elementi inferiori di stabilizzazione delle briglie; all’intradosso delle reticolari longitudinali sono state collegate le funi per le appensioni dei ballatoi di accesso laterale alla Nuvola e le passerelle d’ispezione della copertura stessa.

La “Teca” è costituita da una successione di 6 portali trasversali disposti ad interasse di 33 m, con larghezza di 70 m e 36 di altezza, collegati fra loro da travi reticolari longitudinali sul perimetro e da un graticcio di travi vierendel che sostengono la copertura vetrata tra un telaio e l’altro. La superficie complessiva in pianta rettangolare (169 m x 70 m) è pari a circa 1.2000 mq e raggiunge un’altezza di quasi 36 m. La copertura è stata realizzata con travi reticolare di luce 33 m, disposte in direzione longitudinale ad interasse 6.25 m e sostenute dai macro-portali. Le reticolari sostengono gli arcarecci che formano le falde della copertura vetrate e gli elementi inferiori di stabilizzazione delle briglie; all’intradosso delle reticolari longitudinali sono state collegate le funi per le appensioni dei ballatoi di accesso laterale alla Nuvola e le passerelle d’ispezione della copertura stessa.

La “Nuvola” costituisce l’elemento architettonico caratterizzante del progetto: è un volume di forma irregolare, dallo straordinario effetto visivo, rivestito da un telo semi-trasparente che gli conferisce un aspetto vaporoso e realistico. Lo scafo è la struttura principale a sostegno del complesso; è formato da un graticcio di travi reticolari piane (in parte reticolari e in parte ad anima piena) a geometria fortemente variabile per assecondare l’irregolarità della forma geometrica dell’involucro. Le travi longitudinali e trasversali sono collegate fra loro in maniera da formare un unico corpo rigido, la cui forma ricorda quella della chiglia di una nave. Lo scafo sostiene direttamente il solaio del Livello N3, il solaio della platea interna all’Auditorium, i pilastri a supporto degli Impalcati dei Livelli N4 ed N5 ed infine le strutture di sostegno della galleria dell’Auditorium,l’anello di appoggio dell’Involucro dell’Auditorium e le strutture secondarie che sostengono gli Impalcati dei Livelli N1 ed N2.

La “Nuvola” costituisce l’elemento architettonico caratterizzante del progetto: è un volume di forma irregolare, dallo straordinario effetto visivo, rivestito da un telo semi-trasparente che gli conferisce un aspetto vaporoso e realistico. Lo scafo è la struttura principale a sostegno del complesso; è formato da un graticcio di travi reticolari piane (in parte reticolari e in parte ad anima piena) a geometria fortemente variabile per assecondare l’irregolarità della forma geometrica dell’involucro. Le travi longitudinali e trasversali sono collegate fra loro in maniera da formare un unico corpo rigido, la cui forma ricorda quella della chiglia di una nave. Lo scafo sostiene direttamente il solaio del Livello N3, il solaio della platea interna all’Auditorium, i pilastri a supporto degli Impalcati dei Livelli N4 ed N5 ed infine le strutture di sostegno della galleria dell’Auditorium,l’anello di appoggio dell’Involucro dell’Auditorium e le strutture secondarie che sostengono gli Impalcati dei Livelli N1 ed N2.

Il Progetto
Gestione delle complessità

L’intervento ha richiesto un sapiente lavoro di mediazione fra le naturali esigenze di semplificazione costruttiva e il rispetto dei canoni estetici e funzionali dell’opera. Nelle copertura della Teca la scelta dei profili strutturali delle travi reticolari longitudinali e dei loro collegamenti di nodo è stata fondamentale per semplificare la struttura, nel rispetto degli ingombri geometrici e di sagomatura imposti dal progetto architettonico e della volontà di mantenere inalterati i punti di presa per le passerelle d’ispezione, le appensioni dei ballatoi della Nuvola e le strutture di sostegno alla copertura vetrata.

L’insieme strutturale della copertura è stato concepito per coniugarsi ad un particolare sistema di montaggio con assemblaggio a terra delle strutture e di successivo sollevamento di intere porzioni di copertura mediante martinetti a strand jack. Questo ha richiesto la rielaborazione delle analisi di calcolo per valutare gli effetti del sistema e ha portato ad una semplificazione estrema di tutti i dettagli di collegamento fra strutture di elevazione e membrature di copertura da eseguire in quota.

L’intervento ha richiesto un sapiente lavoro di mediazione fra le naturali esigenze di semplificazione costruttiva e il rispetto dei canoni estetici e funzionali dell’opera. Nelle copertura della Teca la scelta dei profili strutturali delle travi reticolari longitudinali e dei loro collegamenti di nodo è stata fondamentale per semplificare la struttura, nel rispetto degli ingombri geometrici e di sagomatura imposti dal progetto architettonico e della volontà di mantenere inalterati i punti di presa per le passerelle d’ispezione, le appensioni dei ballatoi della Nuvola e le strutture di sostegno alla copertura vetrata.

L’insieme strutturale della copertura è stato concepito per coniugarsi ad un particolare sistema di montaggio con assemblaggio a terra delle strutture e di successivo sollevamento di intere porzioni di copertura mediante martinetti a strand jack. Questo ha richiesto la rielaborazione delle analisi di calcolo per valutare gli effetti del sistema e ha portato ad una semplificazione estrema di tutti i dettagli di collegamento fra strutture di elevazione e membrature di copertura da eseguire in quota.

Nelle strutture dello scafo della Nuvola la complessità della forma geometrica si è unita al significativo cimento statico delle travi reticolari per effetto delle irregolare disposizione dei punti di appoggio e dell’entità delle azioni scaricate dalle soprastanti unità architettoniche. Il nostro intervento si è quindi concentrato sull’ottimizzazione del peso strutturale dello scafo, ottenuta calibrando un mix di travi reticolari e ad anima piena, e semplificando i giunti strutturali fra i conci costituenti le travi principali, i giunti di incrocio fra principali e tutti i sistemi di connessione delle strutture secondarie all’interno dello scafo (solai intermedi N1 e N2, camminamenti e passerelle di ispezione) e del fasciame a sostegno del rivestimento in tessuto della Nuvola.

Stazione A.V. Roma Tiburtina

Progettazione della copertura metallica della nuova stazione.

Categoria: Edifici pubblici
Servizi: Progetto costruttivo
Periodo: Novembre 2009 – Dicembre 2011
Committente: Seteco Ingegneria s.r.l. ATI Cimolai s.p.a. Cometal s.p.a.
Importo: circa 7.000.000,00 € (Categoria IX b)

Copertura della nuova stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina costituita da una piastra metallica di circa 20’000 mq di superficie che collega i due fabbricati di stazione, posti alle estremità del sedime ferroviario, e sostenuta nella parte sopra i binari ferroviari da colonne tubolari.

Copertura della nuova stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina costituita da una piastra metallica di circa 20’000 mq di superficie che collega i due fabbricati di stazione, posti alle estremità del sedime ferroviario, e sostenuta nella parte sopra i binari ferroviari da colonne tubolari.

Progettazione delle strutture principali, delle orditure a sostegno dei controsoffitti, delle strutture metalliche dei volumi sospesi.

Progettazione delle strutture principali, delle orditure a sostegno dei controsoffitti, delle strutture metalliche dei volumi sospesi.

La copertura presenta una pianta rettangolare di 365.6 x 60.5 m, mentre le strutture principali della stessa hanno una impronta pari a 340 m x 45,5 m, con interasse fra il piano di intradosso e quello di estradosso pari a 3.60 m.

La copertura presenta una pianta rettangolare di 365.6 x 60.5 m, mentre le strutture principali della stessa hanno una impronta pari a 340 m x 45,5 m, con interasse fra il piano di intradosso e quello di estradosso pari a 3.60 m.

La porzione di copertura in aggetto dalle strutture principali viene sostenuta mediante una orditura secondaria di membrature metalliche, collegata al piano di intradosso della copertura stessa e denominata “Interfaccia”.

La porzione di copertura in aggetto dalle strutture principali viene sostenuta mediante una orditura secondaria di membrature metalliche, collegata al piano di intradosso della copertura stessa e denominata “Interfaccia”.

Le strutture principali di copertura sono costituite da un graticcio di travi: in direzione longitudinale vengono disposte 3 travi reticolari in corrispondenza dei fili 1, 2 e 3 ad interasse di 18 m, mentre in direzione trasversale sono state previste 75 travi reticolari ad interasse di 4,50 m.

Le strutture principali di copertura sono costituite da un graticcio di travi: in direzione longitudinale vengono disposte 3 travi reticolari in corrispondenza dei fili 1, 2 e 3 ad interasse di 18 m, mentre in direzione trasversale sono state previste 75 travi reticolari ad interasse di 4,50 m.

Campus RDI Michelin Project Urbalad

Progettazione delle strutture metalliche dell’Ombriere/Verriere.

Categoria: Edifici commerciali
Servizi: Progetto preliminare
Periodo: Giugno 2012 – Aprile 2013
Committente: Cordioli s.p.a.
Importo: circa 9.500.000,00 € (Categoria IXb)

Il nostro intervento sul campus di ricerca Michelin si è concentrato sulle strutture metalliche della Verriere/Ombriere, elemento di copertura e congiunzione delle due macro-aree di fabbricati.

Il nostro intervento sul campus di ricerca Michelin si è concentrato sulle strutture metalliche della Verriere/Ombriere, elemento di copertura e congiunzione delle due macro-aree di fabbricati.

La copertura metallica è realizzata in tre blocchi staticamente indipendenti, di superficie complessiva pari a 26.000 mq e costituita da un graticcio piano di travi a cassone di maglia 5.40 m x 5.60 m.

La copertura metallica è realizzata in tre blocchi staticamente indipendenti, di superficie complessiva pari a 26.000 mq e costituita da un graticcio piano di travi a cassone di maglia 5.40 m x 5.60 m.

Le travi a cassone, altezza 1000 mm e larghezza 300 mm, sono ordite in direzione trasversale in conci di 12 m di lunghezza, già predisposti per il collegamento con i cassoni longitudinali che vengono interrotti su di essi.

Le travi a cassone, altezza 1000 mm e larghezza 300 mm, sono ordite in direzione trasversale in conci di 12 m di lunghezza, già predisposti per il collegamento con i cassoni longitudinali che vengono interrotti su di essi.

La copertura in vetro è sorretta da arcarecci a capanna mentre nelle parti destinate al brise-soleil sono disposti piatti saldati alle anime dei cassoni a sostegno delle alette ombreggianti.

La copertura in vetro è sorretta da arcarecci a capanna mentre nelle parti destinate al brise-soleil sono disposti piatti saldati alle anime dei cassoni a sostegno delle alette ombreggianti.

Nuova estensione Terminal T1

Progettazione esecutiva della struttura metallica.

Categoria: Edifici pubblici
Servizi: Progetto esecutivo
Periodo: Dicembre 2018 – Maggio 2019
Committente: MBM

L’edificio presenta una struttura a telaio irrigidita con controventi a croce di S. Andrea con due impalcati principali a quota +6.55 e +11.04, che coprono una superficie di circa 11’000 mq, ed altri impalcati secondari a quota +14m e risulta strutturalmente indipendente dagli edifici esistenti adiacenti.

L’edificio presenta una struttura a telaio irrigidita con controventi a croce di S. Andrea con due impalcati principali a quota +6.55 e +11.04, che coprono una superficie di circa 11’000 mq, ed altri impalcati secondari a quota +14m e risulta strutturalmente indipendente dagli edifici esistenti adiacenti.

L’ordito di piano è realizzato da profili a doppio T (laminate o saldate) in sezione mista con travi principali incastrate alle colonne e secondarie in appoggio sulle principali. Le colonne sono realizzate in profili circolari cavi ed alcune di esse proseguono fino alla quota della copertura MERO rappresentandone gli appoggi.

L’ordito di piano è realizzato da profili a doppio T (laminate o saldate) in sezione mista con travi principali incastrate alle colonne e secondarie in appoggio sulle principali. Le colonne sono realizzate in profili circolari cavi ed alcune di esse proseguono fino alla quota della copertura MERO rappresentandone gli appoggi.

La maglia tipica di colonne ha dimensioni medie 12x12m con travi secondarie a interasse 2.5-3.5m. La soletta è realizzata con lamiera grecata di altezza 75mm e getto di completamento per uno spessore complessivo di 150mm. Particolare attenzione è stata posta al comfort dinamico degli impalcati per carico folla e alla progettazione delle travi forate per passaggio impianti (travi H1000 con fori H650). Sono stati inoltre progettati i castelli ascensori, le scale metalliche e le strutture di supporto delle facciate.

La maglia tipica di colonne ha dimensioni medie 12x12m con travi secondarie a interasse 2.5-3.5m. La soletta è realizzata con lamiera grecata di altezza 75mm e getto di completamento per uno spessore complessivo di 150mm. Particolare attenzione è stata posta al comfort dinamico degli impalcati per carico folla e alla progettazione delle travi forate per passaggio impianti (travi H1000 con fori H650). Sono stati inoltre progettati i castelli ascensori, le scale metalliche e le strutture di supporto delle facciate.

Scale di emergenza – BIT

Progettazione esecutiva delle strutture metalliche.

Categoria: Edifici civili
Servizi: Progetto esecutivo
Periodo: Aprile 2019 – Maggio 2019
Committente: Z&M

Progettazione delle scale elicoidali esterne per le uscite di emergenza nell’ambito dei lavori di ristrutturazione della sede dell’ILO a Ginevra sulla route des Morillons, 4.

Progettazione delle scale elicoidali esterne per le uscite di emergenza nell’ambito dei lavori di ristrutturazione della sede dell’ILO a Ginevra sulla route des Morillons, 4.

La struttura è composta da una colonna di sostegno tubolare di 900 mm di diametro e 20 mm di spessore. Il parapetto è costituito da una lamiera di acciaio di 12 mm di spessore. I gradini sono realizzati con lamiere saldate di spessore 8 mm.

La struttura è composta da una colonna di sostegno tubolare di 900 mm di diametro e 20 mm di spessore. Il parapetto è costituito da una lamiera di acciaio di 12 mm di spessore. I gradini sono realizzati con lamiere saldate di spessore 8 mm.

La struttura è stata interamente assemblata in officina e trasportata in cantiere mediante semirimorchi per trasporto di tronchi sfruttando la colonna centrale provvista di idonee prolunghe posate su apposite selle provvisorie. La colonna è stata poi tagliata a misura a pie’ d’opera e montata mediante gru telescopica.

La struttura è stata interamente assemblata in officina e trasportata in cantiere mediante semirimorchi per trasporto di tronchi sfruttando la colonna centrale provvista di idonee prolunghe posate su apposite selle provvisorie. La colonna è stata poi tagliata a misura a pie’ d’opera e montata mediante gru telescopica.

Cheshire house

Progettazione delle connessioni.

Categoria: Edifici residenziali
Servizi: Progetto esecutivo delle connessioni
Periodo: Luglio 2018 – Luglio 2019
Committente: Cimolai S.p.A.

Progetto delle connessioni e validazione del progetto esecutivo di una struttura metallica adibita a residenza privata.

Progetto delle connessioni e validazione del progetto esecutivo di una struttura metallica adibita a residenza privata.

La struttura è di tipo pendolare con nuclei controventanti in c.a., gli impalcati sono realizzati con ordito di travi a doppio T, alcune delle quali forate per garantire il passaggio degli impianti, con soletta in lamiera grecata + getto di completamento. Le colonne hanno sezione tubolare quadrata. E’ presente uno sbalzo importante, sorretto da una travatura reticolare ancorata alle sottostrutture in c.a.

La struttura è di tipo pendolare con nuclei controventanti in c.a., gli impalcati sono realizzati con ordito di travi a doppio T, alcune delle quali forate per garantire il passaggio degli impianti, con soletta in lamiera grecata + getto di completamento. Le colonne hanno sezione tubolare quadrata. E’ presente uno sbalzo importante, sorretto da una travatura reticolare ancorata alle sottostrutture in c.a.

Nuovo studentato universitario in Viale Innovazione

Progettazione esecutiva delle strutture di fondazione e in elevazione.

Categoria: Edifici residenziali
Servizi: Progetto esecutivo
Periodo: Dicembre 2016 – Maggio 2018
Committente: Stahlbau Pichler
Importo: circa 2’100’000,00 € (S03 e S04)

La residenza per studenti di viale dell’Innovazione, a servizio dell’Università La Bicocca, è composto da un singolo corpo di fabbrica a pianta rettangolare 18mx40m con 15 piani fuori terra, un piano terra e due piani interrati, per un totale di 18 piani costruiti, un’altezza di circa 54 metri fuori terra e una superficie totale lorda di 12000 mq circa.

La residenza per studenti di viale dell’Innovazione, a servizio dell’Università La Bicocca, è composto da un singolo corpo di fabbrica a pianta rettangolare 18mx40m con 15 piani fuori terra, un piano terra e due piani interrati, per un totale di 18 piani costruiti, un’altezza di circa 54 metri fuori terra e una superficie totale lorda di 12000 mq circa.

La struttura verticale sismoresistente è costituita da 4 nuclei chiusi cavi centrali accoppiati a 2 a 2 che garantiscono anche un esodo sicuro in caso di incendio. Gli impalcati interrati sono realizzati interamente in c.a. (pilastri, travi e soletta piena).

La struttura verticale sismoresistente è costituita da 4 nuclei chiusi cavi centrali accoppiati a 2 a 2 che garantiscono anche un esodo sicuro in caso di incendio. Gli impalcati interrati sono realizzati interamente in c.a. (pilastri, travi e soletta piena).

A partire dal primo impalcato fuori terra le colonne perimetrali e le travi di impalcato sono in acciaio caratterizzate da un’orditura semplice e funzionale. Il solaio è realizzato mediante lastre alveolari prefabbricate con getto di completamento poggianti sulla piattabanda inferiore delle travi o sul nucleo per mezzo di profili angolari ancorati al c.a.

A partire dal primo impalcato fuori terra le colonne perimetrali e le travi di impalcato sono in acciaio caratterizzate da un’orditura semplice e funzionale. Il solaio è realizzato mediante lastre alveolari prefabbricate con getto di completamento poggianti sulla piattabanda inferiore delle travi o sul nucleo per mezzo di profili angolari ancorati al c.a.

I nuclei sono stati realizzati mediante cassero rampante; seguiva con «ritardo» di 3 piani il montaggio della carpenteria metallica corrispondente a un concio di colonne. Si procedeva quindi alla posa delle lastre alveolari e al getto di completamento.

I nuclei sono stati realizzati mediante cassero rampante; seguiva con «ritardo» di 3 piani il montaggio della carpenteria metallica corrispondente a un concio di colonne. Si procedeva quindi alla posa delle lastre alveolari e al getto di completamento.